Un presepio di tappi, di tappi usati, che uniscono la creatività e l’arte del suo ideatore —dott. Claudio Carbone, insegnante, scrittore, poeta e pittore— al desiderio di richiamare all’essenza del Natale: il Signore Gesù. Dio si è fatto uomo nascendo da Maria Vergine. È venuto in mezzo a noi come un bambino, affinché possiamo accoglierlo con tutte le cure con le quali si accoglie un bimbo.
I tappi ci aiutano in questo rimettere al centro Gesù, perché ci invitano a ricordare che il Santo Natale è la Sua festa anche quando stapperemo la nostra bottiglia durante il pranzo Natalizio.
Nell’incavo che accoglie la fontana esterna alla Chiesa del Santuario, ecco il classico presepio —la capanna di Betlemme— illuminato e musicato rompe il buio e il silenzio della notte della Montagna Spaccata.
Cristo luce del mondo viene ad illuminare le nostre tenebre, e l’ambiente della Montagna Spaccata si illumina per ricordarcelo.













